TURISMO SOCIALE
Cosa è il Turismo sociale ?
Il Turismo sociale come strumento di incontro e di socializzazione
È costituito da quell'insieme di attività turistiche capaci di rispondere ad un diffuso bisogno di relazionalità;
non si tratta dunque di un turismo rivolto solo a categorie sociali specifiche di persone in situazione di svantaggio.
Fare Turismo sociale significa rispondere ad un bisogno di socialità, è uno stile di vita, è una scelta di valore da parte degli enti che lo organizzano impegnati, anche attraverso la vacanza, nello sviluppo di legami sociali, nel creare occasioni di arricchimento culturale e di promozione e di valorizzazione delle risorse del territorio.
Chi fa vacanze sociali è più attento ai contatti umani ed alla possibilità di arricchire le proprie occasioni di scambio.
L’atto ufficiale, attraverso il quale si afferma per la prima volta che “ …L’ACCESSO AL TURISMO DEVE ESSERE CONSIDERATO COME UN DIRITTO INALIENABILE DELL’INDIVIDUO…”, è la “CARTA DI VIENNA”, documento di rilevanza internazionale approvato dall’Assemblea Generale del BITS il 18 Ottobre 1972.
Nel Settembre del 1996 in Canada al Congresso Mondiale del BITS (Bureau Intrnational du Tourisme Social) fu approvata la DICHIARAZIONE DI MONTREAL dal titolo “PER UNA VISIONE UMANISTICA E SOCIALE DEL TURISMO”, nella quale venne confermato che l’uomo, con i suoi interessi, con le sue attese , con le sue ansie e con le sue speranze, dovrà sempre risultare al centro del fenomeno.
La finalità primaria che perseguono gli operatori di Turismo Sociale consiste nel voler : “Garantire l’accesso tempo libero e al turismo al più ampio numero di persone, comprese le famiglie, i giovani e le persone della terza età, scontrandosi con le discriminazioni e l’esclusione di tutti quelli che hanno una cultura differente, mezzi finanziari ristretti, capacità fisiche limitate o vivono in paesi in via di sviluppo”.
I quattro pilastri della Dichiarazione di Montreal definiscono il Turismo Sociale quale :
1. Creatore si società
2. Fattore di crescita economica
3. Attore dell’assetto territoriale e dello sviluppo locale
4. Partner nei programmi di sviluppo mondiale
1-Il Turismo Sociale diviene quindi “Turismo per Tutti” e si qualifica quale fattore di coesione sociale con la dichiarata ambizione di permettere a tutti l’accesso alla vacanza, impegnandosi di conseguenza a lottare contro l’esclusione di tutti coloro che hanno una cultura diversa, che dispongono di minori mezzi finanziari, che hanno capacità fisiche ridotte o che vivono in un paese in via di sviluppo.
2-Gli apporti del Turismo devono andare a beneficio di tutta la comunità, devono cioè essere equamente distribuiti per contribuire allo sviluppo sociale ed economico delle regioni e delle popolazioni nel loro insieme
3-Preoccuparsi responsabilmente di rispettare l’ambiente attuale e futuro non può che privilegiare la stabilità e la durata delle strutture, contro la mentalità del “mordi e fuggi” e delle logiche massificanti.